venerdì, marzo 30, 2007

Lunch box



Un altro lunchbox lui e lei!
Lo so l'UMM ha sempre lo stesso lunch box ma si rifiuta di usare quelli tradizionali perché non sono ermeticissimi e la moto sballonzola parecchio ;-)) e poi il suo è sempre giapponese ma ha 4 scatolini molto capienti = più cibo!
Forse non si vedono ma nella mia vellutata ci sono fiorellini di nori fatti con un coso che serve a decorare con le alghe (sempre giap e sempre ebay): l'apoteosi della follia ;-))

UMM: pasta e ceci, asparagi al forno, olive piccanti e pane crucco
Petula: vellutata di piselli, cime di rapa saltate, pane muffin

giovedì, marzo 29, 2007

Insalatina con tempeh fritto




Non vado matta per le insalate da più di dieci anni o meglio da quando l'insalatona (per altro costosissima...) è diventato uno dei piatti principali dei bar.
La macrobiotica di per se stessa non ama i cibi crudi ma questo sentimento lo riserva all'inverno mentre con l'arrivo del caldo consiglia vivamente le verdure crude per abbassare la temperatura corporea (sempre senza far dell'insalata un piatto quotidiano...).

In primavera bisogna giocare con le energie...e così ho unito energie il crudo e l'amaro del radicchietto, l'acido del balsamico, il caldo e fermentato del tempeh fritto = un mix adatto anche a queste giornate di temperature confuse ;-)))

200 gr di radicchietto
150 gr di tempeh
3 cucchiai di salsa di soia
1 tazza di acqua
olio di sesamo
qualche cucchiaio di pane grattuggiato

Condimento:
olio extra vergine buonissimo
qualche goccia di aceto balsamico tradizionale di Modena

Mettete il tempeh a cuocere in una pentola con l'acqua e la salsa di soia fino a quando l'acqua non si sarà assorbita. Poi tagliatelo a cubetti, passateli nel pane grattuggiato e friggetelo in olio profondo (io amo l'olio di sesamo ma potete cuocerlo anche in olio extra vergine d'oliva). Scolatelo su carta da cucina.
Nel frattempo lavate il radicchietto e disponetelo nei piatti o ciotole, conditelo e poi mescolatelo con i cubetti di tempeh. Giro di pepe se piace.

Macroconsigli
Il tempeh è un prodotto fermentato della soia, digeribilissimo proprio grazie alla fermentazione, è un'ottima fonte di proteine, di acidi grassi, sali minerali e omega3. Si trova nei negozi bio, può essere congelato...farlo in casa è possibilissimo a patto di avere il fermento e una camera di fermentazione ;-)

martedì, marzo 27, 2007

Muffin?? NOOO panini!!!



Domenica ero in fase scoiattolo e ho fatto pane, basi di sughi e minestre per almeno un paio di settimane ;-)) idem per tofu e verdurine varie...
Così ho aperto il frigo e ho visto che la pasta madre giaceva inutilizzata da un bel po' di tempo e stava assumendo un'aria depressa ;-)

Devo dire che aspettava solo questo: una rinfrescatina e si è dimostrato un lievito entusiasta.
Così tanti panini!!!!!! con il patè di pomodori secchi: fantastici come accompagnamento agli antipasti!

250 gr di pasta madre
180 gr di acqua
3 cucchiai di patè di pomodori secchi
300 gr di farina integrale e 0
1/2 cucchiaino di sale

Sciogliete la pasta madre nell'acqua tiepida, poi unite il patè di pomodori secchi e la farina a cucchiaiate fino a ottenere un impasto morbido ed elastico. Lavoratelo e battetelo per almeno 15 minuti, poi mettetelo a lievitare in una ciotola unta al caldo e al riparo dalle correnti. Quando sarà raddoppiato (3/4 ore a secondo del lievito) fatene tante palline e mettetele nei pirottini dei muffin o nella teglia apposita. Coprite con un telo umido e fate rilievitare.
Cuocete in forno caldo a 220° per 15/20 minuti.

lunedì, marzo 26, 2007

Ravioli con....



E' un post da lunedì sonnambulo ... io odio l'ora legale!!!!! Mi ero abituata ad alzarmi con la luce e ora son ribiombata nel buio, urgh!
Un paio di cose buone ci sono: la pioggia che da ieri sta spazzando l'aria di Milano ;-) e non mi dite che son pazza: lo so tanto più che nel mio ufficio il riscaldamento si è rotto ai primi di febbraio e non l'hanno aggiustato visto il bel tempo (e nemmeno lo faranno...) così ora ho la mano del mouse congelata e la sciarpetta da anziana sulle spalle ;-DD
.. e le zuppe e il pane con cui ho trascorso la giornata di ieri!

I ravioli di oggi son stati acquistati!!!! ;-)) Non avevo voglia di cucinare la scorsa settimana...e la ricetta del sughetto è velocissima e praticamente senza dosi. Si può usare con qualunque tipo di pasta ma con quella ripiena è buonissimo....
Ho usato la tekka, un condimento giapponese a base di miso e radici (bardana, carote...) con un effetto riscaldante ed energizzante. Ha un profumo delizioso e vi consiglio di usarlo sui cereali integrali con solo un filo d'olio. Le dosi devono essere minime perché tende a sovrastare i sapori. Si trova nei negozi di prodotti biologici.
Occhio crea dipendenza...

200 gr di pasta ripiena
2 cucchiai d'olio extra vergine d'oliva
1/2 cucchiaino di tekka
1/2 cucchiaio di lievito alimentare in scaglie
1/2 cucchiaio di germe di grano
qualche grano di pepe di sarawak o pepe rosa

Mentre cuocete la pasta, in una padella larga fate scaldare l'olio con il pepe e la tekka (in queto modo si sprigioneranno i profumi), poi unite il lievito e il germe di grano. Mescolate per 1 minuto poi scolate la pasta e fatela saltare nel condimento.

venerdì, marzo 23, 2007

Lunchbox lui/lei 2




Il mio lunchbox e quello dell'UMM ... con tanto di lunchbox termico nel mio caso.
Rispondo a tutti quelli che mi hanno chiesto dove li compro: ebay nel 90% dei casi, il resto in giro per la rete o per i negozi un po' a caso.
Il suggerimento è: gironzolate per la rete ;-))

Sopra: ravioli ripassati al....non ve lo dico fino a lunedì ;-DDD, macco di fave
Sotto: zuppa di broccoli e carote (quelli che avevo stracotto l'altro giorno), macco di fave, pane svedese e funghetti sott'olio, normali funghetti non sono giapponesi...;-DDDD

giovedì, marzo 22, 2007

A volte ritornano ... kanten



Non si sa mai che qualcuno se lo sia perso ;-DDD
Il kanten è un tipico dolce giapponese e macrobiotico perché non contiene zucchero, è dolce naturale, è fatto con l'agar e con la frutta a pezzetti...è una gelatina con la frutta.
A me piace parecchio soprattutto perché mentre con la gelatina tradizionale ho sempre avuto problemi, soprattutto dopo averne letto gli ingredienti, con quest'alghetta giapponese vado d'accordissimo ;-)


L'agar si ricava da un'alga che si chiama tengusa e ha un alto potere addensante e viene utilizzata per creme, budini, gelatine dolci e salate.
Insapore e privo di calorie, ha buone qualità raffreddanti se usato come gelatina per dolci con la frutta e rilassanti se usato per addensare creme a base di latte di soia o riso. Ha inoltre un interessante potere disintossicante e lassativo.
Si trova in barrette, scaglie e polvere. In tutti i casi il mio suggerimento è quello di stare attenti perché soprattutto in alcuni prodotti di provenienza cinese non si garantisce la provenienza delle alghe e sono addizionati con coloranti (evitate le barrette colorate vi prego ;-))
Io vi dò le dosi per la polvere perché le barette mi fan senso e per le scaglie dovete solo fare questa proporzione 1 cucchiaino di polvere = 1 cucchiaio di scaglie

1/2 litro di succo di mela non zuccherato e bio (tipo quello tedesco)
3 cucchiai di malto di riso
1 cucchiaino di agar agar in polvere
mele e fragole

Scaldate il succo di mela e a bollore aggiungete il malto e l'agar. Mescolate bene con una frusta e cuocete per almeno 5 minuti. Se emana un leggero odore di alga non vi allarmate: è normale non si sente più dopo pochi secondi così come sentirà per nulla al gusto. Tagliate la frutta a pezzetti, e disponetela in bicchieri, tazze o qualsiasi contenitore vi piaccia, copritela con la gelatina calda (non bollente altrimenti la frutta si cuoce) e aspettate. In un'oretta tutto si solidificherà.

mercoledì, marzo 21, 2007

Cavolini e porri saltati nel wok



Ennesimo esperimento con i cavolini ... sto rischiando che i vicini facciano una petizione contro di me ;-))))) mi salva solo la loro tendenza a cucinare il ragu alle 8 della domenica mattina ;-DDDD

Può essere un contorno o il sugo per la pasta o per dei noodles: un'idea più che una ricetta. Una botta di vitamine e fibre soprattutto se si riescono a tenere le verdure al dente e leggermente croccanti. Tutto sta a sorvegliarle e a non andarsene a guardare un film (Magnifica Ossessione con R. Hudson: ho la passione per i film anni '50 americani) come ho fatto io ieri sera con i broccoli ... con il risultato che son stati trasformati velocemente in una zuppa ;-)

15 cavolini
3 porri
1 cucchiaio di olio extra vergine d'oliva
1/2 cucchiaino di aceto balsamico tradizionale
sale
5 bacche di pepe rosa

Affettate sottili i porri e buttateli nel wok in cui avrete già scaldato l'olio. Fateli saltare e colorire poi unite i cavolini affettati sottili e cuocete per qualche minuti sempre mescolando. Prima di servire (o di versare la pasta o i noodles nel wok) unite l'aceto balsamico, un pizzico di sale e le bacche di pepe rosa triturate con le mani.

martedì, marzo 20, 2007

Torta salata tofu&tofu, belga e scalogno



Torta salata!!!!!
Tipica dei miei momenti svuota frigo ... ovvero quando scopro di aver fatto la spesa pensando di stare a cena a casa tutta la settimana e invece non son mai arrivata prima delle 22!
Non avevo voglia di minestra: oggi fa finalmente freschetto ma i giorni scorsi ho addirittura pensato a un cambio di armadio ;-))
Pasta al vino, due tipi di tofu, belga stufata e tanto tanto scalogno.

200 gr di farina interale
2 cucchiai di olio di mais bio e spremuto a freddo
vino bianco qb
3 cespi di belga
4 scalogni
150 gr di silk tofu
100 gr di firm tofu
1 cucchiaino di timo ed erba cipollina freschi
sale

Impastate farina, olio, un pizzico di sale e vino fino a ottenere un impasto morbido ed elastico. Avvolgete nella pellicola e lasciate riposare almeno 30 minuti.
Affettate scalogno e belga e stufateli in un cucchiaio d'olio e un pizzico di sale. Fate raffreddare.
Mescolare a crema il silk tofu con il timo, l'erba cipollina tritati e un pizzico di sale.
Affettate il firm tofu.
Stendete la pasta in una teglia e bucherellate il fondo. Spalmate sul fondo la crema di silk tofu, poi mettetei le verdure e le fettine di tofu.
Cuocete in forno caldo a 180° per 20 minuti. Buona anche fredda.

venerdì, marzo 16, 2007

Non lunchbox ma panini!!!!



E' venerdì...la giornata del panino!!!!!
Mi piacciono da matti ma li mangio di rado perchè è così un'abitudine preparare il lunch box che non mi viene manco in mente.
Stamattina invece ho aperto il freezer e ho trovato la pita della scorsa settimana già aperta per esser farcita, mentre in una ciotola avevo germogli di alfa alfa e cavolo rosso e nel frigo tofu simil feta....oltre agli 8 barattoli di senape!

Quindi pita con senape, strato di germogli e tofu simil feta

giovedì, marzo 15, 2007

Pita e kebab: e ora il kebab....



ed ecco il kebab!
ovvio che non è fatto con la carne, come qualcuno sperava ;-DD
La carne è insieme ai formaggi cibo che non mangio proprio più, che non mi tenta e non mi interessa da anni. Se però me lo si chiede faccio un brasato da urlo (e non di dolore ;-))) a patto di poterne fare una bella dose con il seitan.... ed è proprio con il seitan che ho fatto il kebab.

Premessa: non è una cosa che potete preparare stamattina per stasera...il seitan va fatto marinare nelle spezie per almeno 24 ore. Io l'ho lasciato lì per 48 e il sapore ne ha guadagnato ancora di più.
La ricetta (un filino modificata ;-))) è di Moka, ma la spezia che ha fatto la differenza dando al kebab il gusto del signore egiziano sotto casa è stata il sommaco (o sommacco), che credo potrete trovare nei negozi di specialità arabe o in una drogheria ben fornita.

500 gr di seitan al naturale
2 scalogni a fettine
1 spicchio d'aglio tritato
1 cucchiaino di cumino
1 cucchiaino di coriandolo
1 cucchiaino di sommaco
1 peperoncino rosso a fettine
1 cucchiaino di paprika piccante
1/2 cucchiaino di cannella
1 grattatina di noce moscata
1/2 cucchiaino di sale
1/2 cucchiaino di pepe
2 cucchiai di olio extra vergine
2 cucchiai di aceto
2 cm di zenzero gratuggiato

Sciacquate il seitan, asciugatelo e tagliatelo a fette dello spessore di mezzo centimetro. Mischiate tutte le spezie tranne lo zenzero. In un contenitore di vetro capiente fate strati con seitan, scalogno, aglio, spezie, aceto, olio e zenzero. Chiudete con un coperchio e mettete in frigo a marinare per almeno 24 ore.
Scaldate il forno a 250° con il grill. Mettete il seitan con tutta la marinata su una teglia e cuocetelo per 10/15 minuti rigirando le fette almeno un paio di volte in modo che non si brucino.
A questo punto farcite la pita con kebab e sourcream o salsina piccante a piacere. Potete anche aggiungere pomodori, insalata, certrioli etc....

mercoledì, marzo 14, 2007

Pita e kebab: ecco la pita.....



Continua il gioco delle sfide: ho realizzato un kebab macrovegan con tanto di pane arabo cotto al momento che l'UMM, grande mangiatore di kebab, ha trovato delizioso. Io pure ma son di parte ;-))

Per l'ispirazione devo ringraziare Moka, coqui doc, e per il tocco arabo, Roberta, fornitrice di una spezia speciale. ;-))

Oggi la spiegazione del pane arabo, domani del kebab ;-)
Ho seguito la ricetta delle sorelle Simili fatta a un corso, mettendo però un decimo del lievito e facendoli lievitare un pochino di più. E' un pane relativamente laborioso, ma dà grandissima soddisfazione vederlo gonfiarsi nel forno e si può congelare benissimo per un mesetto.

250 gr di farina manitoba
250 gr di farina integrale
2 gr di lievito secco
300 gr di acqua
1 cucchiaino di sale

Miscelate farina e lievito poi unite piano piano l'acqua e lavorate a lungo e con energia fino a ottenere un impasto morbido ed elastico. Battetelo per bene sulla spianatoia per 5 minuti. Tenete sempre spianatoia e impasto leggermente infarinato. Ricavatene 8 palline se volete panini medio grandi o 12 se li volete più piccoli e lasciateli lievitare coperti per 40 minuti. Poi prendete ciascuana pallina e appiattetele fino ad ottenere dei dischi di 8/10 cm. Se si attaccano alla spianatoia metteteli su un canovaccio infarinato e fateli lievitare per altri 40/50 minuti.
Nel frattempo scaldate il forno a 250° con dentro la teglia che userete per cuocer i pani.
Prendete i pani 2 a 2 o di più a seconda delle dimensioni e metteteli sulla teglia bollente (occhio alle mani) e cuoceteli per 5/8 minuti fino a quando non saranno gonfi e leggermente dorati.
Tirateli fuori e metteteli in un sacchetto di carta e poi di plastica per una decina di minuti se volete mangiarli subito o fino a quando non saranno freddi se volete congelarli. In questo modo rimarranno morbidissimi e un pochino umidi come quelli che trovate nei locali arabi.
Per farcirli dovete tagliarli fino a un quarto e poi allargare leggermente l'apertura con le mani.


lunedì, marzo 12, 2007

Capesante e verdure



Le capesante sono una vera libidine.
Di solito le compro con annessa conchiglia e corallo, ma per puro caso (pescivendolo impazzito??? ;-))) le ho trovate fresche e nude: perfette per variare la solita ricetta con pane grattuggiato.
Un solo avvertimento: asciugate bene la capasanta prima di cuocerla in modo che non tiri fuori troppa acqua (rischia di stufarsi e diventar molliccia) e cuocetela pochissimo, al max 1 minuto per lato.

1 carota
1 scalogno
1 porro
1 topinambur
1 cucchiaio di olio di sesamo
1/2 cucchiaio di salsa di soia
1/2 cucchiaio di mirin
8 capesante

Sciacquate velocemente sotto l'acqua le capesante e asciugatele bene. Scaldate il wok, versate l'olio e quando è caldo mettete le capesante e saltatele velocemente.
Togliete dal wok e tenetele da parte.
Pelate i topinambur, le carote e lo scalogno. Tagliate tutte le verdure a pezzettini e saltatele nel wok aggiungendo la soia e il mirin. Quando saranno cotte ma ancora croccanti unite le capesante e saltate il tutto per 1 minuto.
Servite spolverando il piatto con il gomasio.

venerdì, marzo 09, 2007

Lunch box di coppia




Il lunchbox dell'UMM e mio ;-D
Per rispondere alla domanda che tutti mi fanno (dai parenti ai colleghi di lavoro): ma lui mangia come te e non si ribella??
L'UMM mangia come me e ne è felice, se ha voglia di carne o formaggio non ha che da chiederlo e glieli cucino (le mie scelte sono solo mie...), ma preferisce farlo quando è fuori casa per goderseli meglio.

E gli piacciono parecchio i lunchbox...ne ha uno tutto suo, bello grande e giapponese ;-)))
Ho fotografato il suo perché era più bello ;-) ma io quel giorno ho mangiato uguale...non sono un ristorante!

giovedì, marzo 08, 2007

L'insalata hawaiana di Heidi



Adoro Heidi Swanson, il suo blog e i suoi libri (ci farò un post dedicato...).
E pure le sue ricette tra il vegano e il vegetariano, con un tocco di grande originalità.

L'altro giorno ho visto questa insalata hawaiana e mi son detta: ho tutti gli ingredienti e le zucche stan per lanciarsi da sole giù dal balcone per il caldo!!! e poi la pasta di curry è una vera droga ... per sostituirla provate con un curry buono, non quello che vendono al super per intenderci...;-)), ma il gusto non è proprio lo stesso (la potete trovare nei negozi etnici).
Ho fatto qualche variazione sulle dosi e sulla cottura breve della cipolla, non tutti apprezzano la cipolla cruda quanto me ;-DD
Niente di complicato ma un sapore molto intrigante e un'idea per una cena tra amici.

200 gr di ceci già cotti
200 gr di zucca pulita e tagliata a cubettini
120 ml di latte di cocco
1 cucchiaino scarso di pasta di curry giallo
1 bella presa di prezzemolo tritato
1 cucchiaio d'olio di sesamo
1 cipollina rossa
il succo di un lime
sale

Scaldate il forno a 170°.
In una ciotolina mettete il cipollotto tritato, il succo del lime e il prezzemolo e lasciate riposare.
In una pirofila mettete i cubettid i zucca conditela con l'olio, un pizzico di sale e mettetela in forno fino a quando saran teneri ma non disfatti. Negli ultimi 5 minuti di cottura unite metà del cipollotto con prezzemolo e lime.
In una pentola sciogliete la pasta di curry nel latte di cocco e unite i ceci, fate saltare brevemente poi mettete in forno per una decina di minuti.
Togliete sia i ceci sia la zucca dal forno, unite ai ceci il resto del cipollotto e poi la zucca mescolando con gentilezza in modo che i cubetti di zucca non si sfaldino.
Ottima tiepida con del riso basmati integrale al vapore o bollito.

mercoledì, marzo 07, 2007

Vellutata di broccoli, porri e zucchine (e alghe)



La pioggia mi mette di buonumore!
Sarà che stamattina mi sembra di respirare meglio e che Milano puzzi un pochino di meno così nonostante il grigio perdurante giro vestita di viola con cibo verdissimo nel porta pranzo ;-D
Una vellutata in cui tutto è verde dai broccoli alle alghe e in cui c'è una tale dose di vitamine e sali minerali da far funzionare una transatlantico.
E' un modo salutare anche per ovviare a quella sonnolenza e fatica che coglie più o meno tutti con l'arrivo della primavera e che quest'anno è per molti costante da qualche mese (una perenne primavera è faticosa per la natura e anche per gli umani).
E' poi un modo per mangiare tutto proprio tutto delle verdure...qui non si butta vi niente !! ;-DDD


1 broccolo
2 porri
2 zucchine
1 cucchiaino di nori in polvere
1 cucchiaino di dado casalingo
acqua qb
2 cucchiai di olio extra vergine

Pulite il broccolo e tagliatelo a pezzetti, compreso il gambo. Stessa cosa fate per i porri, compresa parte verde, e per le zucchine. In una pentola scaldate l'olio e fate stufare per prima cosa il porro, poi unite le altre verdure. Fate insaporire per qualche minuto e poi unite acqua a filo e il dado. Cuocete fino a "spappolamento delle verdure" e frullate fino ad ottenere una crema liscia (unite acqua se necesasrio). Se vi piace fuori dal fuoco potete aggiungere un cucchiaio di panna di soia. Servite calda o tiepida spolverando di nori la superficie.

martedì, marzo 06, 2007

Carote arrosto



Carotine novelle saporite e croccanti: SLURP!
Una verdura dolce naturale che si adatta a qualsiasi preparazione, ottima per lo stomaco, per chi soffre di attacchi di voglia di dolce e per chi, come me, adora il colore nei piatti.
Tra l'altro questa è una ricetta da pigri ;), da chi non impazzisce per le carote crude (sempre io...) e relativamente dietetica.


15 carotine
1 cucchiaio d'olio di sesamo
1 cucchiaio di salsa di soia
1 cucchiaio di acidulato di riso
1 cucchiaio d'acqua
1 cucchiaino di semi di sesamo o di crescione (gli stessi che si usano per i germogli....)

Lavate le carotine, tagliatele a metà e disponetele in una pirofila. Miscelate bene gli altri ingredienti e versateli sulle carote. Cuocete in forno caldo per 40 minuti a 160° mescolando ogni tanto in modo che non si asciughino troppo e non si bruciacchino. Devono essere appassite (termine bruttino lo so...) ma ancora croccanti dentro.

lunedì, marzo 05, 2007

Muffin a gògò: GRAZIE



Lo so son cosine piccine, ma fan un grandissimo piacere! Ancora di più di lunedì mattina!!!

Chi se lo aspettava di vincere il meme sui muffin con dei muffin macrobiotici e persino di tofu??!!!!!
Grazie a tutti quelli che mi han votato e della vostra fiducia: siete dei veri tesori (e anche un po' folli!!!)
Grazie soprattutto a Canny! L'entusiasmo, la voglia e la capacità di organizzazione sono stati straordinari! e complimenti a tutti coloro che hanno fatto di questo meme un momento di divertimento per tutti: 80 ricette di muffin son veramente tante!

Ora non so se vi siano piaciuti questi:



o questi:


ma come minimo dovete filare a farli!! ;-DDD e a me toccherà inventarmi le ricette per le cocottine e spiegarvi come funziona il germogliatore ... ;-DDDD

GRAZIE GRAZIE GRAZIE GRAZIE GRAZIE GRAZIE

venerdì, marzo 02, 2007

I germogli



Questa mattina niente ricette ... solo "germogli" di ricette ;-)
Ho finito ieri di mettere a posto il balconcino con le nuove piante e seminando un pochino di tutto e mi è venuta voglia di farvi vedere i miei germoglietti (crescione sopra, soia sotto).
E' una cosa che faccio almeno un paio di volte al mese da più di dieci anni e mi dà una gran soddisfazione.
Tra l'altro sono ottimi proprio in un periodo come quello primaverile per aiutare il totale risveglio del corpo ;-) Una bella energia!

Molti comprano i germogli di soia al supermercato, perché quindi non farseli in casa?
E' una cosa che persino il più serio killer di piante può fare con ottimi risultati. Ed è più facile e meno sporchevole del farsi il tofu, tanto più che in giro si trovano solo i germoglie di soia già pronti, ma le varietà sono infinite.
Da bambini avete messo grano, riso o pomodoro nel cotone? è la stessa cosa.
In rete solo digitando la parola germogli troverete tutti i consigli per farlo in casa e nei supermercati biologici e in gran parte delle serre si vendono semi bio e germogliatori di differenti forme e materiali.

I vantaggi:
- vitamine e sali minerali di consumo immediato
- controllo su quello che si mangia (son bio quasiper forza, a patto ovviamente di comprare semi sicuri)
- la varietà mostruosa dei semi: soia, girasole, crescione, senape, azuki, lenticchie....
- la varietà di gusti differenti: ogni germoglio ha un suo sapore specifico, piccantino quello di senape e crescione, dolce quello della soia...
- la gioia di veder crescere delle mini piantine

Uso:
- nelle insalate crude e cotte
- nei panini (buonissimo salmone e germogli di crescione)
- nell'impasto di pane e focaccie
- sulla pasta e sul riso

giovedì, marzo 01, 2007

Torta di topinambur e ume



Una torta salata per tutti gli amanti dei topinambur... la stagione non durerà ancora molto, soprattutto con questo caldo primaverile perdurante ;-)
E proprio pensando alla primavera ho messo del germe di grano nella pasta, ricco in vitamine e sali minerali, e un cucchiaio di purea di umeboshi nel ripieno. Queste simil-prugnette di provenienza giapponese (dove hanno la stessa fama delle olive in Italia) hanno un gusto salato e molto particolare, sovente al primo assaggio non piacciono. Sono però ottime nel riso integrale al posto del sale oppure unite alla tahina per un condimento speciale. Quello però che le rende speciali sono le qualità salutari ed energizzanti visto il loro equilibrio yin/yang: ottime per depurare il fegato e per ristabilire gli equilibri dell'intestino stressato dai latticini o da un'alimentazione eccessiva, fanno bene anche alla pelle. Perfetto quindi in primavera.

Se poi oggi non sapete che fare...andate a votare il meme dei muffin. E non dico di votare me...ce ne sono di bellissimi e buonissimi

100 gr di farina 0 o integrale
50 gr di germe di grano
2 cucchiai di olio extra vergine d'oliva
5 cucchiai di acqua
1 cucchiaino di timo
1 pizzico di sale

Lavorate tutti gli ingredienti fino a ottenere una pasta elastica e non appiccicosa. Coprite e lasciate riposare in frigo una mezz'ora.

3 topinambur medi
1 scalogno
1 confezione di tofu seta
1 cucchiaio scarso di umeboshi in pasta
2 cucchiai di lievito alimentare
1 cucchiaio d'olio
sale

Affettate lo scalogno e fatelo stufare con i topinambur, anch'essi pelati e tagliati a cubetti, in una pentola con il cucchiaio d'olio e un pizzico di sale.
Mentre i topinambur si raffreddano stendente la pasta in una teglia per torte bucherellando il fondo.
In una ciotola mescolate tofu, lievito e umeboshi fino a ottenere un composto liscio, unite i topinambur e poi stendete il composto sulla pasta livellandolo bene. Se volete potete usare anche il tofu normale però dovrete unire qualche cucchiaio di latte di soia per ottenere un ripieno morbido.
Cuocete in forno caldo a 180° per 20 minuti.